Lo scorso ottobre si è riunito il Consiglio comunale di Pietragalla per prendere atto, e magari discuterne, delle linee programmatiche, presentate dal sindaco, relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato amministrativo e per approvare il Documento Unico di Programmazione dei prossimi tre anni. Considerata l’importanza dei temi all’ordine del giorno, era ragionevole aspettarsi quantomeno una trattazione degli argomenti più dettagliata rispetto ai 5 minuti riservati alla presentazione del documento. Nessun dibattito, nessun intervento, nemmeno una domanda da parte dei 12 consiglieri presenti che hanno poi approvato il DUP all’unanimità. Anche se sono passati solo pochi mesi dal rinnovo dell’amministrazione comunale, gli accesi dibattiti della scorsa consiliatura tra maggioranza e minoranza sono ormai un lontano ricordo. Nonostante a volte fossero eccessivamente lunghi (a causa della mancanza di un regolamento), questi confronti erano comunque utili a mettere al corrente i cittadini dell’esistenza di questioni irrisolte o di situazioni vaghe e indefinite (vale come esempio il progetto per la creazione a San Nicola di un imponente centro di stoccaggio dei rifiuti organici, presentato in Consiglio nel 2021 sotto la generica e rassicurante etichetta di “centro servizi ambientali“).

Con un consiglio comunale totalmente appiattito sulle posizioni della lista vincente dopo la singolare competizione elettorale dello scorso maggio, gli spazi e le occasioni per il confronto e il dibattito democratico sono purtroppo destinati a diventare sempre più rari. Non che prima fossero più frequenti. Rarissimi infatti gli incontri pubblici dell’amministrazione con la cittadinanza per illustrare e chiarire questioni di pubblico interesse. La comunicazione istituzionale sembra limitata e indirizzata verso le pubbliche relazioni mentre la maggior parte delle informazioni viene veicolata attraverso i profili social privati dei singoli amministratori invece di passare attraverso i principali canali istituzionali dell’ente. Una scelta poco comprensibile, oltre che uno spreco, quella di servirsi solo parzialmente del sito istituzionale per comunicare notizie e dati, mezzo accessibile a tutti a differenza di piattaforme private che richiedono un’iscrizione con il rilascio di dati personali.

Sebbene queste siano scelte politiche discutibili ma non illegittime, non si possono però ignorare le regole istituzionali da seguire in termini di trasparenza e pubblicità. In questi anni sono state istituite e rinnovate diverse Commissioni consiliari permanenti e speciali su varie tematiche: quante volte si sono riunite e quante volte è stato pubblicato un avviso di convocazione visto che secondo lo Statuto comunale le sedute sono pubbliche come i Consigli comunali? Sempre lo Statuto (vedi art. 22) prevede che la Giunta debba informare il Consiglio comunale almeno una volta all’anno sulle proprie attività ma rimane un mistero perché ciò non avvenga. Eppure l’organo politico dovrebbe facilitare quanto più possibile un ampio accesso a tutte le notizie, non solo a quelle filtrate tramite i social degli amministratori. Reperibilità e accessibilità delle informazioni favoriscono il dibattito pubblico che è fondamentale per prendere decisioni quanto più indirizzate verso il bene comune.

In questo anomala situazione di assenza di un organo politico di controllo sull’attività amministrativa, diventa cruciale la partecipazione attiva dei cittadini nella vigilanza civica dell’operato della Giunta anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dalle norme come l’accesso civico generalizzato. Tornando all’ultimo Consiglio comunale, ecco alcune domande che si sarebbero potute rivolgere al sindaco e agli assessori per una migliore comprensione e verifica della programmazione amministrativa:

  • Quanti e quali progetti nell’ambito del PNRR sono stati presentati dal Comune di Pietragalla e quanti e quali sono stati finanziati?
  • Considerata l’attuale grave crisi idrica che interessa anche il nostro Comune, quale sviluppo ha avuto il progetto di recupero dell’acquedotto comunale reso noto tre anni fa in Consiglio comunale?
  • Perché nelle linee programmatiche non è stato previsto una struttura comunale per le attività culturali?
  • Sono stati programmati dei finanziamenti per le indagini archeologiche su Monte Torretta?
  • È stata pianificata la manutenzione delle strade comunali?
  • Chi si occuperà di scrivere il “Piano Strategico del Turismo” annunciato nelle linee programmatiche?
  • Come si intende contrastare il parcheggio irregolare dei veicoli sopratutto lungo via Vittorio Emanuele II e via Cadorna?